3. I problemi in casa di scoiattolina

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C’era una volta, anzi c’era due volte,

perché la prima volta era andata male …

una scoiattolina, molto bisbetica.

Aveva la coda molto storta, la mattina, quando si svegliava,

usciva di casa, e dava un calcio a un ramo li vicino,

o  anche una grondaia li vicino, dove passava l’acqua,

per fare capire a tutti che era di cattivo umore.

La mamma, poi, era ancora peggio di lei:

sbatteva di qua, e sbatteva di la le noci,

così che tutti gli alberi intorno

sapevano che si era svegliata,

e che era di cattivo umore.

Angioletto va a vedere

Un giorno, allora, venne un angioletto da una nuvoletta

a vedere cos’era  tutto questo fracasso,

e disse:

-“ Possibile che qui non si possa dormire in pace, sulle nuvolette?

Che problemi ci avete?”

Ch’avranno un grosso problema,  pensava,

sarà cascato l’albero, forse …

forse … deve passare  un autostrada  qui, e vogliono tagliare l’albero …

forse … sta cascando la Luna sopra l’albero …

Avranno certamente qualche  grosso problema,

per essere tutti quanti così girati ...”

Allora va li; e cerca qui, cerca lì,

neanche un cercatore  specializzato ci riuscì, a trovarlo un problema.

Non c’erano problemi, ma erano girati lo stesso.

Non si trovava un problema vero neanche …. neanche a pagarlo.

Hanno provato anche a pagarli:

-“Signori! Signori! Problemi!

Qui si possono comprare! Tutto quello che volete…!!

Compriamo tutto! e vi diamo un problema in cambio!!”

Ma nessuno a loro  poteva dargli un problema, vero,

a loro non si poteva dare nessun problema.

Perché i problemi con loro si trovavano male, si trovavano malissimo,

loro c’avevano già tanti problemi fasulli per conto loro,

che non si poteva certamente dargli qualche altro problema,

E così, i problemi veri da loro scappavano,

come se avessero visto una strega.

E allora, l’angioletto, non trovando nessun problema, fece:

-Toc! Toc! Toc!….

e bussò alla porta dell’albero.

Si aprì la porticina, e subito risposero:

-”Eh! Cosa c’è? 

Chi c’e? Cosa volete? Che c’è? Come mai?

Che, c’avete qualche problema ?”.

-”No, veramente, scusi … che,  qualche problema ce l’avete voi?

-”No, noi non abbiamo problemi da vender;

ci servono tutti quanti, i nostri problemi.

Ci servono: qui ci abbiamo una dispensa piena di problemi, 

poi in libreria abbiamo tanti problemi sugli scaffali,

nelle scale, c’è un bel mucchietto di problemi …

non abbiano problemi in più per nessuno.”

-”Mah! Veramente …  io ci avrei tanto bisogno di un problema!

Sono un angioletto senza problemi, così, che sto bene bene, e …

e non va bene,

che io sto tanto bene, mentre voi state tanto male!”

”Beh!”, dice, “questo è vero,

però questo è un problema tuo.

Bene: adesso anche tu c’hai un problema”.

“Ah! Grazie, Grazie!!  Adesso anche io c’ho un problema!

Come sono contento!”

E se ne tornò sulla nuvoletta, pieno di problemi.

Angioletto parla con scoiattolina

Ogni giorno, da quel giorno in poi, quando scendeva giù,

raccattava qualche altro problema.

E così presto la nuvoletta cominciò, piano piano, ad appesantirsi.

Si appesantiva, si appesantiva,

scendeva, scendeva,

e siccome stava proprio sopra l’albero …

ad un certo punto …

“Parapapà!!…”

cascò dentro l’albero.

E così tutti i problemi si rovesciarono fuori,

come se fosse la borsa della spesa,

e finirono dentro al tronco dell’albero.

Allora la mamma scoiattolina disse:

-”Aah!! che bello, tanti problemi nuovi!!  Che bello!!

Possiamo metterli …  Facciamo  una specie di nuova stanzetta,

sopra questo altro ramo,

così ci mettiamo  i problemi nuovi!”.

E cominciarono a costruire, lei e il babbo scoiattolo,

quella nuova stanzetta.

Solo che c’era un problema ….

che il ramo, dove era costruita questa nuova stanzetta, era troppo debole,

e così si incrinò quasi subito, fece: 

-”Cric! Craac! Cruc!”

E stava quasi per cadere ….

soltanto che sotto non c’era nessuno.

Era un  problema.

-”Meglio che caschi in testa a qualcuno”, pensarono,

E così, ci misero sotto tre o quattro caprette a pascolare,

così era un problema se cascava giù la casetta.

Così, fatta la casetta,

misero tutti i problemi a posto, e poi  …

E poi … avevano un altro problema:

che non c’erano altri problemi nuovi.

Caprette sotto  il ramo incrinato

Intanto anche l’angioletto si era sistemato anche lui nella nuova stanzetta,

e si era accomodato bene bene, aveva fatto anche un piccolo camino,

e però c’era il problema che poi, si era incendiato il camino,

stava per  bruciare tutti i  problemi …

Però loro, per fortuna, riuscirono a chiamare  i pompieri,

che ebbero il grosso problema che si era rotta una gomma,

quindi non potevano venire subito.

Però riuscirono a spegnere i problemi

prima che andassero completamente a fuoco ….

rimasero soltanto un poco bruciacchiati.

Ma successe un miracolo, ad un certo punto:

dopo questo problema si vide infatti che

quando i problemi  vengono abbrustoliti …

si sciolgono come la neve!!

Se tu metti  un problema sopra il fuoco …

quello …

-“Bsshhhht! “

diventa niente!

Una specie  di zucchero filato, praticamente,

quando vai a mangiarlo,

-”Bshhhht!

è tutta aria, non ci resta niente,

oppure come il polisterolo, ecco… si scioglie

… come la neve al sole

I problemi nel camino

E allora a un certo punto questi erano tutti scappati, 

non c’erano piu per niente, si scioglievano proprio,

con questo fuoco del camino.

E l’angioletto meditò:

-”Ecco, così abbiamo ottenuto due buone cose:

uno, che stiamo  più belli caldi con questo camino,

e, due, i problemi se ne vanno da soli!”.

Scappavano anche dalla finestra, persino,

scappavano da sotto la porta …

era un fuggi fuggi.

Qualcuno, persino sotto il tappeto.Infatti l’angioletto camminando, per andare a vedere cosa succedeva, inciampò … perche il tappeto ci aveva un montarozzo grosso così,  ed era un grosso problema,

che stava li,  tremando tremando, sperando

che non lo vedesse nessuno ….

ma l’angioletto inciampo’ …

e allora lui  lo prese, lo buttò nel camino,

e nel camino … quello si sciolse  subito.

E i problemi così uscivano come fumo dal camino,

e i problemi non c’erano  più.

E …  poi venne la primavera, e poi venne l’estate,

e non c’era più bisogno del camino,

rinforzarono il ramo dell’albero con un po’ di scotch,

e la mamma scoiattolina, insomma, si trovò bene anche lei,

con questa cosa del camino, adesso era tranquilla,

e il babbo scoiattolo andava a comprare la frutta.

Soltanto che la scoiattolina, ogni giorno andando a scuola, 

dava sempre un calcio a questo ramo,

e che  era un ramo che teneva su la tettoia.

Siccome la tettoia stava su soprattutto su quel ramo,

un bel giorno diede un calcio  più forte

e si ruppe  il ramo.

E la tettoia cascò giù sopra il tetto.

Il tetto cascò giù sopra la mamma,

e la mamma  cascò giù sopra la scoiattolina,

la scoiattolina cascò giù sopra la cartella della scuola,

e la cartella della scuola disse:

-”Eh, qui, c’ho un grosso problema, qua, sopra la mia testa!”,

Allora Beatrice subito intervenne:

rimisero tutto insieme con lo scotch e col martello e col coltello,

ehm, volevo dire coi  chiodi,

e venne  un lavoro un po’ bislacco, al posto del sostegno della tettoia,

e ….

così la tettoia  torno’ a posto,

così  il tetto  torno’ a posto,

così  la mamma torno’ a posto,

così  la scoiattolina  torno’ a posto,

così  la cartella torno’ a posto,

così  tutto torno’ a posto …

Ah!!

Finalmente!!!

E cominciarono ad andare giù, verso la scuola, che era in discesa,

e quindi, come facevano tutte le mattine,

misero la  coda tutto  intorno al collo, e alla testa,

e poi si appoggiarono,

e  cominciarono a rotolare, giù per la discesa.

Erano tutte belle belle, tutte paffutelle,

una più grande e una più piccola,

e il papà le accompagnava a scuola tutte le mattine,

con questo metodo della pallina.

Diceva:

-”Adesso facciamo le palline!”, e

“Puffete!!” ,

quelle arrotolavano la coda, e poi si accucciavano,

e poi si davano una spintarella colla coda e ….

Giù!

“Zuum!!!”

Che poi, quando le palline che erano tutte colle curve,

e quando si trovava la curva,

si divertivano un sacco!!

e facevano:

-”Oooh!  … Aalehòp!

La curva!!”

E poi arrivavano alla scuola,

e il  problema era frenare …

Però ci avevano … i fazzolettini di carta

che la mamma glieli aveva dati la mattina,

per soffiarsi il naso … e tutto quanto,

e loro lo usavano come paracadute!

Ci mettevano quattro elastici, sugli angoli …

e quando era vicino alla scuola,

“Pah!!”

tiravano fuori l’elastico, e si gonfiava  il paracadute, e

“Pffuuuuu!!!”

frenavano!

Iiiih, …

siamo arrivati alla scuola.

Però questo dopo, perché avevano imparato,

e così non ci avevano più problemi, 

perché prima, invece, qualche problema capitava.

Le palline sulla discesa della scuola

Per esempio, non riuscivano a frenare bene,

e un giorno  una scoiattolina,

finì proprio dentro il secchio della spazzatura

che c’era accanto alla porta,

perché non avendo fatto una buona mira, 

e quindi frenando, fece

“Splash!!!”

e finì dentro il coso della spazzatura …

piena di pezzi di pizza pazza,

di pezzi di pizza ed altro che i bambini mangia – pizza lasciavano dentro alla pattumiera …

E quindi uscì fuori tutta sporca

di pomodoro,

di pezzi di pizza pazza,

e anche con qualche scatoletta di fagioli sopra le orecchie,

e attaccata alla coda …  anche un pezzo di plastica,

che serviva a coprire la bicicletta nuova che le avevano comprato il giorno prima …

E così, frequentando la scuola, cominciò a imparare

a vivere senza problemi.

Era diventata bravissima, era diventata la  prima della classe,

sapeva superare tutti i problemi,

e così grazie al cielo, invece che arrabbiarsi,

non ebbe più problemi da risolvere!!

Fine della storia!!